GLI UFO E LA NUMISMATICA
PARTE I - PARTE II

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Possiamo considerare decisamente improprio parlare di UFO nelle monete dal momento che, allo stato attuale, non c'è stata alcuna emissione numismatica avente come tema gli oggetti volanti non identificati. Ad ogni modo, in passato, dell'argomento si è discusso molto, sia su riviste di Numismatica che di Ufologia, soprattutto per via di alcune monete antiche. E' opportuno pertanto prenderle in esame, così come appare opportuno segnalare anche alcune altre curiosità.
A parte la querelle sorta intorno alla celebre moneta di Pertinace, un tentativo di individuare raffigurazioni di UFO in monete dell'antichità si deve allo scrittore Peter Kolosimo e al dottor Giuseppe Aprile che nel 1973 pubblicarono un articolo in cui individuarono su antiche monete alcuni simboli da mettere in relazione con i fenomeni UFO (1). Negli anni successivi apparvero altri ritrovamenti di monete "ufologiche", facendo nascere una discreta bibliografia sull'argomento. Tutte queste monete sono inserite nella presente sezione.

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LA MONETA DI PERTINACE

E' un denario d'argento coniato in Siria nel 193 d.C. dall'imperatore Publio Elvio Pertinace durante il suo breve regno. Il diritto della moneta raffigura l'imperatore, mentre il rovescio, all'interno delle parole PROVIDENTIA DEORUM COS II, mostra una figura femminile eretta indicante con la mano destra uno strano oggetto sospeso, simile ad una sfera, con delle curiose appendici dissimmetriche, terminanti ognuna con un rigonfiamento. La notizia di questa scoperta venne diffusa nel 1960 da Remo Cappelli, un noto ed esperto numismatico, che se ne occupò a più riprese (2). Il Cappelli rilevò che la raffigurazione ditale oggetto è dissimile da quella usata per gli astri (sole, luna, pianeti, comete) in tutta la monetazione romana conosciuta, e che quindi il suo significato poteva essere differente. Secondo l'esperto si tratterebbe della rappresentazione di un fenomeno celeste anomalo forse addirittura assimilabile agli attuali fenomeni ufologici; e in effetti gli antichi storici di quegli anni hanno accennato a diversi fatti celesti insoliti. Di questa moneta Cappelli ebbe modo di esaminarne anche altri esemplari (3) riscontrando differenze nelle appendici dell'oggetto sferico.
Tale interpretazione, pur molto riportata sulla stampa specializzata, ha suscitato delle contestazioni. Le più note sono quelle di Gianni Settimo, direttore della rivista Clypeus, che dopo aver visionato alcuni esemplari diversi da quello trovato da Cappelli in Siria, riscontrando significative differenze nella raffigurazione dell' "ufo", propende per un difetto del punzone durante il conio della moneta (4). E quella dello scrittore Renato Vesco che, riconoscendo nella figura femminile la Dea Syria (Atargatis, già ellenizzata in Astarte, dal greco aster = stella), propende per l'identificazione dell' "ufo" con un fenomeno meteorico (5).

NOTE

(1) PIKAPPA, n° 9 - 1973, dove veniva pubblicata questa tabella:

Nell'articolo c'è un'ampia trattazione sul significato "ufologico" dei simboli, anche se non vengono date notizie sulle monete esaminate (definite genericamente "della serie ellenica"). E' posta particolare attenzione sulla n° 4 (un ufo tra due stelle e la luna) e sul significato clipeologico dell'ascia bipenne (n°5).

(2) - Vita, del 22.2.60 - La Numismatica n°2, 1979 - Notiziario Ufo n°85, 1979 - Il Giornale, quotidiano, n° 78, 1979 - Il Giornale dei Misteri n° 214, 1989 -Cronaca Numismatica n° 38, 1993. Vedi anche in proposito: P. Kolosimo: "Non èterrestre", Sugar 1974 - U.Cordier: "Dizionario dell'Italia misteriosa", Sugar 1991 - Clypeus n°95, 1993; n° 96, 1994; n° 101, 1995. Ed anche "Almanacco del mistero di Martin Mistère", Bonelli 1994 - R.Pinotti:"Angeli, dèi e astronavi", Mondadori 1991 - Dizionario ufologico in "Ufo dossier X", Fabbri 1995.

(3) In "Notiziario UFO" n° 85, Giugno 1979, il Cappelli da' notizia delle varianti da lui reperite

Sono tratte da esemplari della moneta reperiti in alcune aste. La n° 1: 1929 asta a Londra, moneta n° 867; 1929 asta a Milano, moneta n° 1453; 1962 asta a Monaco, moneta n° 433; 1968 asta a Basilea, moneta n° 476. La n°2: 1929 asta a Londra, moneta n° 866. La n°3: 1924 asta a Ginevra, moneta n° 1141; 1929 asta a Londra, moneta n° 868; 1967 asta a Basilea, moneta n° 78.

(4) Comunicazione personale di G. Settimo a U. Cordier, Torino 15.1.92 - Clypeus n°95, 1993.

(5) Notiziario Ufo n° 89, Ottobre 1979.

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LA MONETA DI TETRICO I

Anche in questa moneta, rinvenuta in un mercatino di Milano, sembra essere raffigurato uno "spaziale" munito di casco. Esinhiata da Renato Vesco, che esclude categoricamente attribuzioni "esotiche", è stata classificata come coniata da Tetrico I (270-273 d.C.) imperatore del cosiddetto Impero Gallico Romano. Lo stile dell'incisione piuttosto scadente fa propendere per un conio effettuato in una zecca periferica dell' Impero.

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LA MONETA DI BIBLO

Questa moneta trovata a Biblo, la biblica Gebal, viene riprodotta spesso nelle opere di Zecharia Sitchin, che però non fornisce mai altre notizie di carattere numismatico. Ecco un suo commento tratto da "Il dodicesimo Pianeta" (Ed. Mediterranee, 1983): "La moneta mostra un tempio diviso in due parti. In primo piano si scorge la struttura principale, imponente, con l'ingresso a colonne. Dietro questa c'è un cortile interno, o "area sacra", nascosto e protetto da un muro massiccio. E' situato senza dubbio in posizione elevata, poiché può essere raggiuntQ soltanto salendo una scala. Al centro dell'area sacra c'è una piattaforma a travature incrociate che sembra destinata a sostenere un peso ingente. E sulla piattaforma sta l'oggetto di tutte queste precauzioni: un oggetto che può essere un mu". E segue una lunga trattazione che identifica il mu con una sorta di razzo costruito dai Nefilim, visitatori cosmici che avrebbero dato origine al genere umano.

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LA MONETA CELTICA

E' un esemplare coniato dai Celti Petrocorii che abitavano la regione dell'Acquitania. Tale moneta è apparsa per la prima volla nell'opera "L'art gaulois dans le medailles" del numismatico Lancelot Lengyel nel 1954. In Clypeus n03 1 del 1970, Franco Cellone fa notare come il "casco" indossato dalla figura effigiata nella moneta sia simile a quelli notati in diversi graffiti preistorici, tra cui quelli della Val Camonica, già noti ai clipeologi come raffiguranti "antichi astronauti".

 

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LA MONETA FRANCESE

Di questa moneta, che in realtà sembra più una medaglia, si sa soltanto che è stata coniata intorno al 1680. Pur riportata da alcune pubblicazioni ufologiche, non vengono mai fornite altre notizie. Si nota nitidamente una "ruota", dal cui centro parte un "raggio", che si libra in un cielo nuvoloso. Nella cornice la scritta OPPORTUNUS ADEST.

J.P. Cave-L. Forernan: "Ufo ed Extraterrestri" - Mondadori 1990, p.19

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LA "MONETA" DELLE GROTTE DI BURROWS

Questa, che sembra essere una moneta, fa parte di un gruppo di manufatti in oro e in pietra che pare siano stati rinvenuti dal cittadino americano Russei Burrows in una non meglio precisata grotta dell'Illinois (USA). Poche le notizie certe di questo dubbio ritrovamento: gli oggetti sembarno opera di una civikà sconosciuta. Al momento attuale i reperti non sono esaminabilt Si dice siano stati venduti a collezionisti privati che non permettono ulteriori accertamenti.

Luc Burgin: "Archeologia Misteric&', PIEMME Edizioni, 2001

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CURIOSITA'

OLANDA - GRONINGEN 1681
28 STUIVERS: due mani allacciate reggenti due aste portanti l'occhio santo e il cappello della Libertà

AVIGNONE - URBANO VIII 1642 Quadrupla: stemma del cardinale Barberinì
VATICANO - SEDE VACANTE 1691 Testone: stemma del cardinale Palazzi Altieri
VATICANO - SEDE VACANTE 1846 Scudo: stemma del cardinale Tommaso Riario Sforza

In queste monete sono riprodotti due cappelli (della Libertà nella prima moneta, cardinalizi nelle altre tre) molto simili all'iconografia del classico "disco volante".

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